CGM Club Giovanile Milano | co.arch

In the Certosa District – located in the north-west of Milan, an area undergoing a major regeneration project promoted by RealStep and today Milan’s most vibrant gastronomic hub – stands an early 20thcentury villa that has been many things over time: a slaughterhouse, a squat, a forgotten fragment of the city. Today, it is Club Giovanile Milano, a space that brings together dining, a listening bar, and live music. The project, promoted by RealStep, stems from the idea of bringing fresh energy into the district and was entrusted to co.arch studio (arch. Andrea Pezzoli, arch. Giulia Urciuoli), who embraced a clear challenge: to preserve the historic character of the villa without taming it, and instead highlight it through openly contemporary interventions.

A restoration that tells stories

The original materials – cement tiles, stuccoes, period lettering – were carefully restored. Yet the building systems, deliberately left exposed, cut across ceilings and walls like metallic veins, evoking an industrial, Dadaist, cyberpunk aesthetic. Unsurprisingly, the references range from Terry Gilliam’s Brazil to Akira to retro-futuristic dystopias and visionary imaginaries. The Genuit exposed steel ducts here become more than a technical solution: a design device capable of layering the narrative, adding a new skin to the walls. The metal reflects, interrupts, and converses with irregular surfaces, underlining the temporal gap between past and present.

Two souls, one stage

Inside, two large halls host live music and dedicated listening sessions. The acoustics, fine-tuned by Labirinti Acustici, intertwine with interiors designed by Ots – Off the Shelf, balancing technical precision with creative freedom. By day it works as a restaurant and listening bar; by night it turns into an urban stage.

A revealed skin

The building envelope follows the same logic: the villa was “stripped back,” freed from accumulated layers to reveal cornices, decorative frames, and the historic inscription SUINI DA MACELLO (“pigs for slaughter”), a memory etched into the architecture itself. An ironic yet radical gesture that ties the new function to its past without erasing it.

Contemporary grafts

Two interventions redefine the façade: a large shopfront window opening onto the street, drawing the city inside while hosting the neon sign of the club, and an external staircase in steel and perforated sheet metal, connecting the halls and extending into a terrace that becomes part of the musical experience.

A villa against the current

Club Giovanile Milano sits alongside La Forgiatura, another RealStep-promoted redevelopment. Yet here the language is intentionally contrasting. If La Forgiatura is a contemporary campus of innovation, the villa plays the card of anomaly: as if a 1930s relic had landed in the middle of the new district, refusing assimilation and instead amplifying its difference.

[IT]

Nel Certosa District – situato nella zona nord-ovest di Milano, distretto oggetto di un importante progetto di rigenerazione promosso da RealStep– c’è una villetta dei primi del Novecento, che nel tempo è stata di tutto: un macello, una casa occupata, un frammento dimenticato della città. Oggi è Club Giovanile Milano, spazio che unisce ristorazione, listening bar e musica dal vivo.

Il progetto, promosso, nasce dall’idea di portare aria fresca nel distretto e affidato allo studio co.arch (arch. Andrea Pezzoli, arch. Giulia Urciuoli), che ha affrontato una sfida precisa: conservare i tratti storici della villetta senza addomesticarli, ma anzi valorizzandoli attraverso innesti dichiaratamente contemporanei.

Un restauro che racconta storie 

I materiali originali – cementine, stucchi, scritte d’epoca – sono stati restaurati con cura. Ma gli impianti, volutamente lasciati a vista, attraversano soffitti e pareti come nervature metalliche, evocando un’estetica industriale, dadaista, cyberpunk. Non a caso i riferimenti spaziano da Brazil di Terry Gilliam ad Akira, tra distopie rétro e immaginari visionari.

Le canaline a vista in acciaio Genuit diventano qui più di una soluzione tecnica: un segno progettuale capace di stratificare il racconto, aggiungendo una nuova pelle alle pareti. Il metallo riflette, interrompe, dialoga con le superfici irregolari, sottolineando lo scarto temporale tra passato e presente.

Due anime, una scena

All’interno, due grandi sale ospitano musica dal vivo e serate di ascolto. L’acustica, curata da Labirinti Acustici, si intreccia con gli arredi disegnati da Ots – Off the Shelf, in equilibrio tra precisione tecnica e libertà creativa. Di giorno è ristorante e listening bar, di sera si trasforma in palcoscenico.

Una pelle svelata

Anche l’involucro segue questa logica: l’edificio è stato “scarificato”, liberato dagli strati accumulati per lasciare emergere cornici, fregi, e la scritta storica SUINI DA MACELLO, memoria incisa nel corpo dell’architettura. Un gesto ironico e radicale allo stesso tempo, che lega la nuova funzione al passato senza cancellarlo. 

Innesti contemporanei

Due interventi ridefiniscono la facciata: la grande vetrina sulla strada, che porta la città dentro e ospita il neon del locale, e la scala esterna in acciaio e lamiera forata, che connette le sale e si dilata in terrazza, diventando parte integrante dell’esperienza musicale. 

Una villetta controcorrente

Club Giovanile Milano si trova a ridosso della Forgiatura, altro recupero promosso da RealStep, ma qui il linguaggio è volutamente in contrasto. Se la Forgiatura è un campus contemporaneo dell’innovazione, la villetta gioca la carta dell’anomalia: come se un relitto degli anni Trenta fosse atterrato in mezzo al nuovo distretto e avesse deciso di non omologarsi.

ARCHITETTURA PROGETTO DEFINITIVO, ESECUTIVO E DIREZIONE ARTISTICA

arch. Andrea Pezzoli e  arch. Giulia Urciuoli

team collaborators: Matteo Torti, Gaia Uslenghi, Federica Leonardi, Beatrice Perin

INGEGNERIA

Progetto strutturale _ ing. Gianluca Puccetti

progetto elettrico – P.I. Francesco Vaghi

progetto impianti meccanici - P.I. Emanuele Mandelli

ALLESTIMENTI INTERNI E ARREDI

OTS – Off the shelf

ACUSTICA

Labirinti acustici