Apartment on Fabryczna Street in Kraków

The concept behind the project on Fabryczna Street in Kraków was, in a way, the absence of a concept. The architects aimed for the final result to feel like a space that hadn’t been entirely designed, leaving room for future changes. Loose compositions of artwork on the walls, a large number of freestanding furniture pieces instead of custom-built units, and various textures and wood tones were intended to introduce a sense of freedom and diversity into the interior.

The apartment occupies the northwest corner of a recently constructed residential building. The clients, a couple with a child, besides having a few functional requests, contributed a large collection of books and several beautiful artworks, which now adorn the living room walls.

The original layout of the apartment was largely respected, with only a few modifications, the most notable being the enlargement of the living room. A new, unplanned pantry was added next to the kitchen, a space not originally envisioned by the developer. Minor adjustments to the partition walls allowed for the refrigerator to be hidden, and the surplus space became an opportunity for a small decorative niche in the kitchen.

The apartment is dominated by a warm color palette: honey-colored oak parquet, walnut veneer in the kitchen, and a green sofa. This palette is complemented by a rich, deep indigo hue, which appears both in the kitchen and on all the interior doors.

L’appartamento in via Fabryczna a Cracovia occupa l’angolo nord-occidentale di un edificio residenziale di recente costruzione.

I clienti – una coppia con un bambino – oltre ad alcune richieste relative alle soluzioni funzionali, hanno portato con sé nel progetto una grande quantità di libri e una dozzina di splendide grafiche che adornano le pareti del soggiorno.

La disposizione originaria dell’appartamento è stata in gran parte rispettata; le poche modifiche hanno riguardato principalmente l’ampliamento dello spazio del soggiorno. Accanto alla cucina è comparso un nuovo ambiente, non previsto dal costruttore: una dispensa. Piccole correzioni nella posizione delle pareti divisorie hanno inoltre permesso di nascondere il frigorifero, e lo spazio residuo è diventato un pretesto per creare una piccola nicchia decorativa in cucina.

L’intento del progetto era, in un certo senso, l’assenza di un intento rigido. Gli architetti volevano che, nel risultato finale, l’appartamento non desse l’impressione di un luogo in cui tutto fosse stato progettato nei minimi dettagli, senza spazio per il cambiamento. Le composizioni libere delle grafiche sulle pareti, la grande quantità di mobili indipendenti invece delle strutture su misura, le diverse texture e tonalità del legno dovevano introdurre negli interni un senso di libertà e varietà.

Nell’appartamento domina una calda palette di colori: il parquet in rovere dal tono miele, l’impiallacciatura in noce della cucina e il verde del divano. A completare questa palette è un colore nobile e profondo, l’indaco, che appare sia nella cucina sia su tutte le porte interne.