Architects' house | PIMAA

Lisbon / Portugal

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Nello storico quartiere Chiado di Lisbona, nella strada che ispirò La Tragedia della Via dei Fiori, il celebre romanzo portoghese del XIX secolo, sorge un piccolo palazzo pombalino, testimone silenzioso del terremoto che rimodellò la città nel XVIII secolo. Come gli edifici barocchi circostanti, ogni piano aveva un tempo una sua storia: cucine e servizi al piano terra, saloni con soffitti in stucco e pannelli di piastrelle al primo piano, camere da letto al piano superiore e la soffitta per la servitù.


Quando Gonçalo Pires Marques, architetto e artista visivo, acquistò il piano nobile, era una capsula del tempo: niente cucina, niente bagno. Rimasero solo i soffitti in stucco alti quattro metri, i pannelli di piastrelle e il pavimento originale in legno nordico. La ristrutturazione doveva onorare la storia dell'edificio: muri, proporzioni, porte originali, persino il pavimento usurato e leggermente inclinato modellato da due secoli di assestamento. Allo stesso tempo, i nuovi interventi – cucine, bagni – furono concepiti con onestà, senza mai fingere di appartenere al passato. Il dialogo tra vecchio e nuovo segna il momento dell'intervento contemporaneo, creando una casa che è allo stesso tempo radicata nella storia e viva nel presente.
All'interno, la casa racconta storie. Non è mai stata affrontata come un progetto architettonico convenzionale; ogni angolo, ogni oggetto, porta con sé un ricordo. I divani disegnati da Olivier Morgue per 2001: Odissea nello spazio provengono dalla casa dei suoi genitori; le sedie dallo studio; le statuette dei viaggi riempiono le stanze. E poi ci sono le migliaia di fumetti che Gonçalo ha letto – testimoni silenziosi di un'infanzia e di un'immaginazione che ancora guidano la sua pratica artistica.


Ogni cosa è lì per una ragione. Ogni oggetto ha una storia.
La casa non è mai veramente finita. C'è sempre una lampada da appendere, una cassa di vino da spostare, libri o dischi in vinile da trovare un posto. I dipinti non sono mai fissi; circolano, fluttuando attraverso le stanze e infine tornando in soffitta, come una mostra in preparazione. La casa dell'artista è una tela viva e pulsante, in continua evoluzione, mai statica.


Oltre alla sua dimensione personale, Gonçalo è anche il fondatore di Pimaa, uno studio all'intersezione tra architettura, urbanistica e design, con una forte attenzione a progetti culturali, ambientali e civici. Lo studio esplora il ruolo in evoluzione delle istituzioni e il modo in cui gli spazi possono trasformare e servire la società, creando un'architettura funzionale, sostenibile ed emotivamente coinvolgente. In un certo senso, come questa casa.


Nel Chiado, in questo nobile palazzo, storia e immaginazione coesistono: soffitti barocchi in alto, fumetti in basso e un artista al centro, che orchestra entrambi con la stessa cura. È una casa che è allo stesso tempo archivio, studio e palcoscenico: uno spazio in movimento, una celebrazione della vita, della memoria e della creazione.


 


Photography: Mercês Tomaz Gomes (https://mercestomazgomes.com/)

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    Nello storico quartiere Chiado di Lisbona, nella strada che ispirò La Tragedia della Via dei Fiori, il celebre romanzo portoghese del XIX secolo, sorge un piccolo palazzo pombalino, testimone silenzioso del terremoto che rimodellò la città nel XVIII secolo. Come gli edifici barocchi circostanti, ogni piano aveva un tempo una sua storia: cucine e servizi al piano terra, saloni con soffitti in stucco e pannelli di piastrelle al primo piano, camere da letto al piano superiore...

    Project details
    • Status Completed works
    • Type Apartments / Interior design
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